Cooperativa Sociale Cameo si impegna a mantenere e potenziare le capacità di ogni soggetto fragile presente sia a domicilio che in struttura. Questo è possibile tramite la realizzazione di progetti di cura e di suppporto completamente individuali, stilati sulle reali necessità di ogni singolo Ospite, e sulla base di attività volte a stimolare le abilità residue (riserva funzionale) dei Soggetti. Ne è un esempio la riabilitazione cognitiva: vediamo che cos’è e perché è utile.
L’importanza degli esercizi di riabilitazione cognitiva
Gli esercizi di riabilitazione cognitiva hanno l’obiettivo di rallentare l’evoluzione della patologia neurodegenerativa del paziente, laddove possibile, limitandone le ripercussioni nella vita quotidiana. La stimolazione cognitiva operata dallo Staff cooperativa cameo consta di una serie di approcci multidisciplinari e non farmacologici, che permettono di mantenere il più elevato livello di autonomia, compatibilmente con la patologia, andando a promuovere il benessere psico-fisico e controllando i disturbi comportamentali del paziente. Gli interventi specifici riguardano il rafforzamento delle abilità residue (ripristino o preservazione della riserva funzionale) e/o il recupero di modelli di comportamento precedentemente appresi, attraverso esercizi e attività che facilitano il contatto interpersonale tra i pazienti e i membri dell’équipe.
Gli esercizi della Cooperativa Cameo per favorire la stimolazione cognitiva
In quest’ottica, lo Staff di Cameo ha messo a punto nel corso degli anni numerose attività ludiche e ricreative, sia individuali che di gruppo, che favoriscono la stimolazione cognitiva a seconda delle necessità degli Ospiti o degli assistiti a domicilio. Un esempio è la stimolazione sensoriale, utilizzata nei Soggetti con difficoltà mnemoniche, mentre per gli Ospiti con decadimento cognitivo medio-grave viene intrapreso un percorso terapeutico che favorisca l’accudimento attivo per esempio attraverso una bambola (doll therapy), un semplice giocattolo che per gli Ospiti si trasforma in uno strumento di sostegno e supporto nell’affrontare situazioni problematiche. Per i pazienti fragili con maggiori capacità residue viene invece utilizzato un approccio più interattivo, attraverso dove possibile anche l’uso di strumenti tecnologici.
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